Sbrama pensa ad un workshop su grandi formati, gli artisti sono chiamati ad uscire dalla propria confort zone, dipingendo in piedi e con ampi movimenti.
Sbrama incontra 13 artisti dell’atelier Artetipi. L’Altro si impone senza maschera, senza convenzioni, è spiazzante. Il confronto esplode su tele di 4 metri su cui è dipinto il sipario di un sogno. Il segno di una mano tremante, la pennellata liberatoria, la sacra meticolosità si stagliano sulle tele, creando un passaggio ricco di soglie, la soglia dell’altro, che richiede di essere guardata. Sipario di una finzione, un teatro nel palazzo del seicento, una musica viene dall’aldilà.
Sbrama comes up with a workshop on large formats, the artists are invited to get out of their comfort zone, painting while standing and with ample movements.
Sbrama meets 13 artists of Atelier Artetipi. The Other imposes itself without a mask, without conventions, it’s unsettling. The meeting explodes on 4 meters long canvas on which the curtain of a dream is painted. A sign of a trembling hand, a freeing brushstroke, sacred meticulousness are drawn on the canvas, creating a landscape rich with edges, a threshold of the Other that demands to be looked at. Curtain of a fiction, a theatre in a 19th century palace, music that comes from beyond.
Allestimento per il World Wide Hair Tour di Davines