La prima volta ad un festival non si scorda mai. Ieri sera siamo stati ospiti del Festival della Parola, avendo il piacere di introdurre la serata “La seduzione della legalità”. Con l’aiuto del nostro amico, architetto e designer Giacomo Cossio, ci siamo presentati al pubblico, raccontando come e quando nasce Artètipi, come lavora e che cosa fa di concreto per contribuire al benessere sociale e culturale di Parma. All’apparenza nulla sembra collegare Artètipi al tema della legalità, eppure un nesso esiste. Legalità intesa in senso giudiziario e sociale, significa equità, guardare tutti con gli stessi occhi, senza giudizi, oltre gli stigmi, senza precludere le possibilità di ciascuno essere umano, riconoscendone i diritti ed evitando ogni azione che possa offenderlo. Artètipi, questa legalità, la rispetta ed esercita tutti i giorni. Grazie al Festival della Parola per questa opportunità, e grazie anche a chi ha donato e a chi si è fermato a parlare con noi a fine serata.
Archivi Giornalieri: 11 Luglio 2024
SABATO 25 MAGGIO presso lo spazio espositivo in Vicolo del Vescovado, 7, Parma alle ORE 18 ha inaugurato LA CODA, una mostra collettiva che intende restituire pubblicamente le residenze delle artiste e degli artisti coinvolti nel progetto socio culturale LE STANZE DELLA GIOSTRA DI LANDO Tra gli artisti esposti ci sono anche gli artisti di Artètipi che hanno partecipato a 3 dei 4 workshop del progetto. Grazie alla diversa natura delle proposte, gli artisti con fragilità hanno potuto fare esperienza di modalità alternative di “fare arte”: servendosi della propria percezione, hanno raccontato gli spazi che vivono tutti i giorni (reali, ma non necessariamente); grazie a foglie e fiori raccolti in alcuni parchi pubblici di Parma, hanno dato vita a una mappa vegetale dei pensieri; infine, si sono serviti di versi e rime per incantare anche i lettori e le lettrici più distratti. In queste esperienze tutti gli artisti hanno portato il loro lato nascosto, intimo, non detto (ma pensato). La mostra propone un percorso che spazia tra media molto diversi tra loro - perfomance, suono, scultura, pittura, installazione - rivelando così l’essenza e le idee di ciascuna delle opere esposte. E’ stato pubblicato un catalogo a colori di 200 pagine che riassume tutto il progetto con contributi degli artisti, del curatore Giacomo Gerboni e di tutte le figure che hanno contribuito, coordinato e sostenuto il progetto.