Percorso artistico dedicato a Miecio Horszowski
In occasione di “Quante storie nella storia. Settimana della didattica in archivio, 6-12 maggio 2024”, il 10 MAGGIO alle ORE 16:30 inaugurerà la mostra degli esiti grafici dei percorsi laboratoriali sulla figura di Miecio Horszowski organizzati e svolti tra dicembre 2023 e gennaio 2024 presso Casa della Musica.
Alla scoperta del Genio
Associazione Fa.Ce
IC Ferrari
Centro Diurno Pasubio
Cooperativa Girasoli
In mostra sono presentati gli esiti dei percorsi laboratoriali curati da Artetipi durante la mostra “Viaggio nella Musica di Miecio Horszowski”.
I laboratori espressivi organizzati da Casa della Musica rivolti ad un pubblico con fragilità e disabilità intellettive fanno parte del programma di accessibilità dell’Amministrazione Comunale destinato all’ampliamento dell’offerta culturale ad un target di destinatari con disabilità e alla maggiore diffusione dei contenuti del nostro patrimonio storico artistico. Ci siamo rivolti alle scuole e alle realtà del terzo Settore che si occupano di disabilità e fragilità mentale cercando di modulare la proposta laboratoriale a seconda dei partecipanti. Il desiderio che ci ha mosso ad ogni incontro è stato offrire la possibilità di incontrare la storia di Miecio Horszowski nei suoi dettagli più o meno intimi, a partire dai tratti somatici della madre fino alle sue sottili rughe da quasi centenario. Abbiamo proposto una selezione di immagini per allenare i loro occhi ad inventare visioni e metamorfosi partendo sempre da un dato storico. In questo modo il mondo reale di Miecio si è popolato di figure, forme e colori fantastici che aggiungono tanti elementi alla sua storia, ai suoi umori e al suo lavoro. Gli stati emotivi che leggiamo nelle sue lettere rivivono nei suoi ritratti colorati, nel suo viaggio in barca, nel suo volto velato o misteriosamente sopravvisuto ad una colata di colori pieni. Alcuni lavori presenti in questa mostra raccontano Miecio in modo più concettuale, come un manichino vivisezionato per separare i vari Miecio che coesistevano nella sua mente e nel suo corpo.
Le tecniche utilizzate sono molto varie ma principalmente sono state utilizzate le matite colorate, i pastelli a olio, le tempere, il collage e i pennarelli.
Il percorso espositivo è stato suddiviso in 9 pannelli che ripercorrono la sua vita in ordine cronologico ma esitando volutamente su tema della serialità. Si inizia con una pannello introduttivo per presentare il protagonista di questo viaggio, prima solo un dettaglio, poi di più e dopo ancora di meno in un gioco di s-velamenti e maschere che ce lo mostra in anteprima già adulto al lavoro e con la moglie; seguono due pannelli di Miecio bambino con la mamma e la sorella ma spesso anche solo sopraffatto da colori e macchie; il pannello 4 rappresenta un intervallo nella narrazione ma una tappa fondamentale, l’oggetto che Miecio conosce fin da bambino e con cui è cresciuto, pianoforti animati e trasfigurati in forme geometriche; nel pannello 5 seguono ritratti di Miecio da adulto e alla fine della sua vita; nel pannello 6 e 7 momenti dei suoi rapporti professionali con personaggi internazionali, concerti e le amicizie più profonde. Il pannello 8 ci offre un riassunto dei punti fissi della sua vita con immagini stilizzate, simboli e note musicali. Nell’ultimo pannello saluta il pubblico un Miecio sorridente e soddisfatto, travestito di colori e occhiali il cui sguardo rimbalza da uno sguardo cartoonesco ai due occhi rossi dell’ultima opera.
Caterina Nizzoli